Mourinho e Friedkin mai cosi vicini, in ballo c’è il rinnovo con la Roma

Cinquantacinque chilometri sono talmente pochi da sollevare un interrogativo retorico: si sono incontrati o almeno incrociati? I fatti sono questi: José Mourinho da qualche giorno è tornato in Portogallo per le vacanze e ieri era nella sua Setubal; invece Dan Friedkin, con l’aereo privato che ormai siamo abituati a seguire in tempo reale sul sito Flightradar, è sbarcato nel piccolo scalo executive di Cascais, località turistica poco lontana da Lisbona. Può aver deciso di trascorrere qualche giorno con vista sull’Atlantico, perché in quella zona le attrazioni turistiche non mancano, ma la logica porta a pensare che un contatto con l’allenatore padrone di casa ci sia stato.

Mourinho e Friedkin insieme

Non è in discussione l’immediato futuro, perché Mourinho ha già promesso ai giocatori e ai tifosi della Roma che rimarrà. E da quanto filtra, Friedkin ha fornito ampie rassicurazioni all’interlocutore sia in pubblico – domenica scorsa a Pratica di Mare – sia in privato a Trigoria dopo la finale di Budapest. Ma forse è tempo di parlare del prolungamento del contratto (probabilmente fino al 2026) dopo le tensioni degli ultimi mesi. E’ perfettamente lecito, dal punto di vista di una società in sofferenza finanziaria, tergiversare su un impegno pluriennale con un allenatore, visto che per la quinta stagione consecutiva la Roma non parteciperà alla Champions League. Ma è altrettanto comprensibile che un personaggio come Mourinho, forte di un curriculum eccellente e di un biennio produttivo, chieda garanzie su un rapporto più lungo per completare il percorso intrapreso il 4 maggio 2021. Anche perché tra gli allenatori delle squadre qualificate per le coppe europee soltanto Simone Inzaghi, che è stato vicinissimo all’esonero prima di rilanciarsi, va in scadenza nel 2024.

La Roma e i prossimi scenari

Viene insomma da pensare che, vista la vicinanza geografica, Mourinho abbia varcato volentieri il fiume Tago, superato la famosa Torre di Belem per poi confrontarsi con il padrone. Anche solo per un saluto, per dirsi «see you later», ci vediamo più avanti. Lo dice la logica, perché l’informazione non viene confermata da nessuno. Del resto nei giorni scorsi Mou aveva incontrato a pranzo anche Pinto da Costa, a margine del documentario (al quale ha partecipato) che celebra proprio i quarant’anni da presidente del Porto del medesimo da Costa. 

Il mercato e le trattative

Intanto al di qua del Mediterraneo un altro portoghese con il contratto in scadenza, Tiago Pinto, sta cercando di chiudere gli ultimi affari per sistemare i conti in vista della prossima ispezione Uefa, già piuttosto severa contro la Roma nelle sanzioni relative alla finale di Budapest. Nelle ultime ore sono state perfezionate la cessione di Kluivert al Bournemouth per circa 11 milioni più uno di bonus e del giovane terzino Missori, che sarà accompagnato a breve da Volpato al Sassuolo per 10 milioni totali. L’ultimo tassello del mosaico sarà Carles Perez al Celta Vigo per 6 milioni. Con questa serie di operazioni la Roma dovrebbe aver raggiunto l’obiettivo 28 milioni di plusvalenze entro la fine del mese. Dal primo luglio poi Tiago Pinto potrà dedicarsi agli ingressi: priorità assoluta al centravanti. Ma è confermato l’interessamento per Savio, ala brasiliana classe 2004 del Troyes. È un nome che può rappresentare un’idea concreta di investimento.


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